Eugenio Grimaldi oltre ogni ostacolo

Il campione racconta la passione per i cavalli e la lotta contro il cancro.

“Oggi per la prima volta monterò un asino e spero di essere all’altezza”. Eugenio Grimaldi sta al gioco con quella gioiosa ironia che i napoletani sanno regalare.

A Cavalli a Roma ha portato Scara Mouche, il cavallo che tante soddisfazioni gli ha dato in Coppa delle Nazioni.

Due anni fa, quest’atleta-armatore ha scoperto di avere il linfoma di Hodgkin. “Da allora, do un valore diverso al tempo. Dormo poche ore per notte. Sono spesso in viaggio e mi alleno nei ritagli di tempo”.
La malattia lo ha colto di sorpresa, ma nonostante la chemioterapia non si è tirato indietro quando è stato selezionato per far parte del quartetto della Coppa delle Nazioni. “Abbiamo vinto in Grecia, abbiamo ottenuto un secondo posto in Bulgaria e vinto ancora in Finlandia”.
Ha affrontato il suo nemico giorno dopo giorno, deciso a sconfiggerlo.  “Non si immagina che il cancro possa colpire una persona così giovane. Quando ho scoperto la malattia avevo 31 anni. Il messaggio di cui mi faccio oggi portatore è che il linfoma di Hodgkin si può curare. La Fondazione Grimaldi, che fa capo alla mia famiglia, sostiene la ricerca e sull’evoluzione delle cure ne parlo spesso con il professor Pierluigi Zinzani, ematologo dell’ospedale Sant’Orsola di Bologna, dove mi curo”.
E consiglia: “Mai darsi per vinti. Bisogna trovare la forza per dedicarsi alle proprie passioni siano bocce, scacchi o puzzle. I cavalli sono stati parte della mia terapia. Tra qualche giorno farò i controlli periodici, ma solo tra due anni potrò dirmi guarito”.
La passione per l’equitazione Grimaldi l’ha ereditata dal padre. “L’ho emulato sin da piccolo, come pure ho emulato mio fratello Guido. L’equitazione è stata sempre un momento di grande gioco e di unione”. E il talento? “Mi auguro di averne a sufficienza per compensare il poco allenamento”.

Direttore commerciale di un’azienda con oltre 15mila dipendenti, si divide tra Napoli, Roma e il mondo. “Viaggio molto per firmare contratti. Sono spesso in Grecia, Malta e Spagna. Abbiamo 150 imbarcazioni che attraccano in 160 porti e la sostenibilità è tra i nostri impegni. Stiamo ringiovanendo la flotta inserendo grandi navi capaci di contenere fino a 500 camion e dotate di catalizzatori che riducono fortemente le emissioni. Un impegno per l’ambiente e per il mare, il nostro miglior collaboratore”.

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